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Ancora provocazioni Isis: il Vaticano sarà presto musulmano

Ancora provocazioni Isis: il Vaticano sarà presto musulmano

I fondamentalisti islamici dell’Isis hanno dichiarato apertamente che la loro azione si sposterà presto in Italia; le loro ultime provocazioni pongono nel mirino il Vaticano, centro mondiale della cristianità, in cui quanto prima inizieranno a svettare i simboli del credo musulmano.

A svelare i piani dei fedelissimi della jihad sarebbe stato Bilal Bosnic, un reclutatore dell’Isis al momento residente in Bosnia. Egli rivela di aver già discusso con alcuni esponenti della religione islamica nelle città di Bergamo e Cremona, ma soprattutto a Roma, punto strategico per la conquista del Vaticano.

Proprio il piccolissimo stato papale sarebbe quello, non era difficile indovinarlo, a cui ambirebbero i più devoti adepti della jihad, la guerra sacra. Il Vaticano, almeno a detta di Bosnic, sarà presto costretto ad accantonare il suo ruolo di baluardo della cristianità e a convertirsi al credo musulmano.

Del resto, ammonisce  il reclutatore di foreign fighters, dall’Italia arriverebbero già dei ricchi esborsi finalizzati a finanziare la guerra santa e contingenti di uomini pronti ad impegnarsi attivamente nella jihad. La conquista del Vaticano sancirà la vittoria dell’islam sugli infedeli.

Per far ciò è necessario che ciascun musulmano si impegni secondo le sue forze e le sue inclinazioni. Il Vaticano, al pari delle istituzioni del mondo occidentale, fonderebbe il suo potere sulla menzogna e la repressione del credo islamico. Inoltre interferirebbe di continuo sulle decisioni dei paesi musulmani.

Anche per questo è necessario assoggettare quanto prima la cristianità e le minoranze religiose a quella che per gli integralisti dell’Isis è l’unica vera fede. Ciò giustificherebbe, a detta di parecchi esponenti dell’Islam, il rapimento di Greta e Veronica, massacri e guerre sante.

Saranno i soldati fondamentalisti a dare vita ad uno stato islamico, comprendente il mondo intero. Ci permettiamo di ricordare loro che i grandi imperi nati dal sangue, come la storia ci insegna, sotto tutti svaniti nel sangue, e che tutte le guerre di religione hanno sempre occultato motivazioni economiche.

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