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Crisi in Grecia: Dimissioni 4 membri Governo e Guerriglia urbana

Crisi in Grecia: Dimissioni 4 membri Governo e Guerriglia urbana

Le nuove misure di austerità pretese dall’Unione europea e dal Fondo monetario internazionale in cambio di nuovi aiuti, hanno gettato la Grecia di nuovo nel caos. Il leader del partito di destra Laos, Georgios Karatzaferis, non intende votare a favore delle misure. La decisione è arrivata dopo l’annuncio di ieri, da parte di Atene di una intesa tra i tre partiti che sostengono l’attuale governo di salvezza nazionale. Mentre Karatzaferis ha cominicato la sua decisione, nel centro di Atene si sono verificati dei violenti scontri tra la polizia ed i manifestanti e tre persone sono rimaste ferite.

La coalizione d’emergenza a sostegno del governo del premier Lucas Papademos si avvia verso un rimpasto, dato che poco dopo l’annuncio i tre ministri del partito di estrema destra Laos si sono dimessi, in segno di protesta per il piano che l’esecutivo si appresta a varare.

Il leader di estrema destra si sta schierando contro l’accordo per tentare di recuperare i consensi elettorali per il suo partito persi in gran parte da quando il Laos ha cominciato a sostenere il governo del ministro greco Papademos. Anche se il Laos con i suoi quindici deputati al Parlamento non risulterà decisivo per l’approvazione delle drastiche misure previste dal piano, che andrà al voto dopodomani. Il suo rifiuto è solo simbolico quindi, ma resta comunque pesante, in un momento di crisi profonda.

Tutto ciò non favorisce un clima di austerità che ha portato all’esasperazione i cittadini ed al ferimento di tre persone durante gli scontri scoppiati nelle manifestazioni ad Atene contro le misure di austerità. Il bollettino dei feriti è stato diffuso da fonti della polizia. Decine di giovani hanno lanciato bombe incendiarie e pietre contro gli agenti, che hanno dovuto rispondere lanciando gas lacrimogeni. Migliaia di persone ora stanno protestando, ed i sindacati hanno proclamato lo sciopero generale per oggi e domani.

La situazione rimane critica, ed il clima politico non sembra attenuare gli animi.

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