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Sblocca Italia e Decreto casa 2014: le agevolazioni fiscali

Sblocca Italia e Decreto casa 2014: le agevolazioni fiscali

Il settore immobiliare ed edilizio sta attraversando un periodo poco felice a causa della crisi che ormai da troppo tempo sta condizionando la vita degli italiani (e non solo); per cercare di rilanciare il settore sono stati presi nel tempo diversi provvedimenti legislativi, gli ultimi dei quali sono il Decreto casa 2014 e alcuni capitoli dello Sblocca Italia; vediamo alcune misure contenute in queste norme.

È stata abbassata dal 15 al 10% l’aliquota della cedolare secca per i contratti di affitto ad uso abitativo a canone concordato. Il provvedimento durerà fino al 2017. Ora si può optare per la cedola secca anche se l’immobile viene affittato ad associazioni o enti senza scopo di lucro e sublocato a studenti universitari.

Con questi interventi si mira a dare lustro allo strumento della cedolare secca, troppo spesso snobbato dai proprietari di immobili, e a diffondere l’uso delle locazioni a canone concordato (infatti l’aliquota della cedolare secca per contratti di locazione a canone libero rimane al 22%), cosa che potrebbe portare degli effetti positivi per la riduzione del numero degli affitti in nero.

Per quanto riguarda gli investimenti lo Sblocca Italia spera di dare una spinta al settore residenziale con le agevolazioni a favore di chi acquista l’immobile e poi lo cede in locazione per almeno otto anni: per loro è prevista una deduzione Irpef del 20% del prezzo di acquisto (fino al massimo di 300.000 euro di spesa complessiva) ripartita nell’arco degli otto anni.

Il Decreto casa 2014 porta buone nuove anche per gli italiani residenti all’estero che soddisfano i requisiti dell’iscrizione all’Aire e di aver già raggiunto la pensione nel paese di residenza: se sono proprietari di un immobile in territorio italiano che risulta non locato o non ceduto in comodato d’uso non pagheranno l’IMU e vedranno TASI e TARI ridursi a 1/3 del loro importo.

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