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Expo 2015, domani si parte. Tutto pronto? Macché! Si rischia la figuraccia

Expo 2015, domani si parte. Tutto pronto? Macché! Si rischia la figuraccia

Da una parte squilli di trombe, strepiti, applausi, nastri pronti per i rituali tagli; dall’altra lavori non finiti, ritardi biblici, cantieri camuffati, grandi vuoti. Expo2015, l’evento milanese intitolato “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, è Exp(l)oso già prima di cominciare.

Domani a Milano si inaugura l’evento internazionale dedicato all’alimentazione, ma l’evento già da mesi nato sotto cattive e inquietanti stelle rischia di tramutarsi in un enorme flop. Sapientemente mascherato da governo, entourage dirigente e massmedia.

In realtà la situazione a Milano è molto meno rosea di quanto propagandato a chiare lettere alla vigilia del grande evento.Padiglione Italia

Il padiglione Italia, per esempio, è il simbolo di questo potenziale flop, fatto di sprechi e di inganni accuratamente imbellettati. Come già riportato dal Fatto Quotidiano nei giorni scorsi, il palazzo italiano non è stato ancora completato: pilastri incompleti, cavi elettrici scoperti e viavai continuo e affannato di operai.

Per ammissione dello stesso Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo, la struttura che doveva costare 40 milioni di euro secondo il progetto iniziale ha visto lievitare i suoi costi e si aggirerà alla fine sui 93 milioni di euro.

Già nel mese di marzo, come evidenziato da altre testate, il governo Renzi aveva dato il via all’operazione camouflage, Expo 2015stabilendo un’apposita gara d’appalto: 1 milione di euro per nascondere le incompiute e mettere le pezze davanti ai cantieri e far scorrere l’evento tranquillamente agli entusiasti visitatori che arriveranno a Milano fino alla chiusura di Expo 2015, a ottobre.

Si stima che la fornitura per ‘tappare i buchi’ costerà circa 100 euro a metro quadro. E calcolando che sono pochissime le aree completate, la consegna prevista per la maggior parte dei lavori avverrà a esposizione già abbondantemente iniziata.

Uno spreco di soldi ben mascherato dai principali organi di informazione nazionali che hanno invaso giornali, tv e radio per raccontare “la bellezza e l’efficienza di Expo 2015” a suon di inserti speciali e rubriche appositamente dedicate. E ben retribuite.Manifestazioni No Expo

E c’è anche da registrare il rischio di tensioni sociali e attentati terroristici, non solo e non tanto sul fronte islamista. Gli antagonisti avevano promesso battaglia per l’apertura di Expo2015, e già oggi hanno partecipato a un corteo studentesco sfilato nel centro di Milano in cui hanno fatto la voce grossa. A parco Trenno verrà allestito, almeno fino a domenica, il camping “No Expo”, da cui partiranno forse nuove proteste e manifestazioni.

Inoltre c’è la questione dei lavoratori in nero, Geografia sballata all'Expoutilizzati nella fretta di ultimare i lavori prima dell’inaugurazione. Una faccenda svelata dal Corriere della Sera su irregolarità nelle condizioni lavorative, messe in luce anche dai sindacati.

Nel mirino pure l’agenzia interinale Manpower: secondo Cgil, Cisl e Uil, per i lavoratori richiesti dai padiglioni esteri potrebbe utilizzare «contratti al ribasso fino al 30% rispetto alla normativa italiana»

E infine, acris in fundo, non si possono dimenticare altre difficoltà: i pannelli per accogliere i turisti di tutto il mondo con errori di traduzione a dir poco marchiani, o con indicazioni geografiche letteralmente sballate.Lingua sballata all'Expo

Cose che hanno già suscitato l’indignazione, o l’ilarità, di tanti in giro per il mondo. Come a dire: certo che voi italiani, solo pizza, maccheroni e buchi nell’acqua…

 

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