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Edward mani di forbice – Recensione

Edward mani di forbice – Recensione

Nel 1990 usciva nelle sale cinematografiche il film Edward mani di forbice, con Johnny Depp e Winona Ryder, diretto da Tim Burton.

In un immaginario castello uno scienziato crea artificialmente un essere umano. L’opera resta incompleta perchè lo scienziato muore prima di poter montare le mani alla sua creatura, che resta con, al posto delle mani, due enormi forbici formate dai rottami che avrebbero dovuto essere sostituiti con gli appositi arti superiori.

Quando Edward (questo è i nome della creatura artificiale) fugge dal castello si ritrova in una cittadina a lui sconosciuta, dove incontra Kim e la sua famiglia, si innamorerà di quest’ultima e diventerà un’attrazione per tutta la città, tagliando erba e facendo i capelli a tutte le signore del vicinato. Finale a sorpresa.

Il film è diretto da Tim Burton e prodotto dalla Fox. Nel film troviamo attori del calibro di Winona Ryder e Johnny Depp nella mitica parte di Edward, la creatura artificiale che diventa la star della storia narrata nel film.

Nella pellicola sono ottimi i colori e le scenografie, tipiche dell’estro e della creatività del regista Burton. Ottimi anche gli effetti speciali visivi. Le musiche sono di Danny Elfman e il trucco è stato creato dal grande Stan Winston.

La cittadina ripresa nel film è Dade City, in Florida, laddove è stato girato il film. Altre inquadrature esterne sono state riprese in altre zone della Florida.

Il tema del film è la diversità e la non discriminazione. Edward è diverso da tutti gli altri esseri umani che abitano questo mondo, ma è migliore. E’ più sensibile e riesce a fare cose che nessuno può fare, grazie all’aiuto delle sue “mani di forbice”. Un modo per dire che le diversità non sono degli handicap, ma delle cose positive e non bisogna mai discriminare. Da non perdere per chi ama la magia dei film di Tim Burton.

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