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Il suo nome è 2015 HD1, un nuovo asteroide molto simile nelle dimensioni a quello esploso nel mese di febbraio di due anni fa in Russia.
Non è previsto alcun rischio collisione questa notte con il nostro pianeta ma l’attenzione rimane sempre molto alta. Il mese di aprile è stato un mese record, con ben 20 asteroidi passare nelle “vicinanze”.
Sono diversi comunque gli asteroidi attesi per i prossimi mesi.
Il 28 aprile, ad esempio, è previsto in avvicinamento 2015 GB14 mentre il 17 maggio è atteso il colosso 5381 Sekhmet con un diametro di ben 2.1 km, ma che per fortuna passerà molto lontano dal nostro pianeta.
Da ricordare che tra i tanti asteroidi che si avvicinano al nostro pianeta, quello che fa più paura è Toutatis, un asteroide di 5 chilometri di diametro. Toutatis va infatti ad incontrare l’orbita terrestre una volta soltanto ogni 4 anni. Fu scoperto il 5 gennaio 1989 da Alain Maurye Deran Mulholland. Per adesso, almeno secondo quanto reso noto dagli astronomi, possiamo dormire sonni (relativamente) tranquilli.
Su di noi vegliano infatti gli scienziati dell’Inaf che effettuano scansioni periodiche e costanti del cielo e quando viene individuato un qualsiasi oggetto, immediatamente viene segnalato al Minor Planet Center di Cambridge (USA), ovvero il centro mondiale in cui si procede ad elaborare le orbite dei corpi celesti.
In ogni caso meglio evitare un qualsiasi impatto con uno di questi “immensi sassi rotanti”. Secondo la Nasa un corpo celeste con 5 chilometri di diametro se colpisse l’Oceano andrebbe a creare una gigantesca onda che causerebbe milioni di morti e la cancellazione di numerose zone costiere del mondo. In caso di impatto invece con il suolo, sarebbe capace di modificare completamente il clima mondiale, provocando una sorta di nuova era glaciale e causando la cancellazione di aree vaste come ad esempio l’intera Europa. Meglio non pensarci, potremmo fare ben poco.
