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Amnistia e indulto, Ministro Orlando va a Strasburgo

Amnistia e indulto, Ministro Orlando va a Strasburgo

Amnistia e indulto, ancora loro. Da quando il Governo Renzi è in carica è stato uno dei primi argomenti che sono stati trattati dall’esecutivo, per mettere fine al sovraffollamento della carceri italiane, che versano in condizioni drammatiche.

Dopo i moniti del Capo dello Stato e della Corte di Strasburgo, che rimprovera l’Italia di non fare nulla per risolvere questo problema paragonandoci a paesi meno civilizzati del nostro, il ministro della Giustizia Orando vola a Strasburgo per un incontro con le autorità UE e fare il punto della situazione circa la possibilità di apllicare l’amnistia e l’indulto.

Il meeting fa intendere che manca poco alla decisione finale. Lo stesso Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, sta spingendo ed esortando le forze politiche a ratificare i due provvedimenti ed iniziare un percorso nuovo con il quale si deve evitare lo stato attuale delle carceri italiane. L’Italia è sotto la lente di ingrandimento dell’Unione Europea e delle principali organizzazioni umanitarie, che rimproverano al nostro Paese di fare poco o nulla per risolvere questo decennale problema.

Siamo arrivati allo scadere dei termini, poiché è passato più di un anno dalla sentenza Torreggiani con la quale è stato imposta all’Italia la deadline per mettere fine alla condizione di sovraffollamento dei penitenziari. Sicuramente l’amnistia e l’indulto darebbero ossigeno alle carceri, ma se non verranno presi altri provvedimenti in tal senso, ci aspettiamo che nel giro di qualche mese ritorneremo alla condizione di partenza.

Oltre a snellire il sistema burocratico della giustizia italiana, occorrerebbe costruire strutture adeguate per ospitare i detenuti, che dovrebbero iniziare un percorso di recupero per reinserirsi nella società.

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Un commento

  1. I provvedimenti di amnistia e indulto vanno fatti ma devono essere esclusi i reati di omicidio, pedofilia e violenza carnale, spaccio di droga internazionale, reati mafiosi e comunque reati che comportano detenzioni che superano i cinque anni, alcuni reati vanno depenalizzati con condanne economiche e pene accessorie con detenzione domiciliare con controlli delle FF.OO.

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